Joseph Metheny “The Cannibal” e i sandwich buoni buoni
Allora, tua moglie ti lascia e decide di andare a vivere con un fricchettone dedito all’uso di spinelli e crack. E va bene, poi magari cambia idea e torna a casa. Tiri giù due bestemmioni, le fai una tisana detox, un massaggio alla schiena e finita lì. Bentornata, abbiamo anche un figlio, vedi di non fare più la cretina e amici come prima. E invece no. Joseph Roy Metheny, nel 1994, si ritrova cornuto e mazziato. Arrivano a casa e gli tolgono anche il figlio. Ma certo, sei obeso (250 kg per un metro e non ti vedo più da quaggiù), sei un po’ instabile e magari sei anche un po’ esaurito. Fai pure il camionista e stai in giro per giorni. Bene, il figlio ce lo prendiamo noi, lei cerchi di stare bene e tanti saluti. A quel punto Joseph decide che forse è il caso di andare a cercare la moglie e di farla ragionare. Ma non la trova. Lei vive sotto un ponte perché ha deciso di fare un salto di qualità con il suo nuovo amante fricchettone, ma quella sera non è in casa. Ci sono solo due nani che dormono e che qualcuno dice di averli visti insieme alla coppia dell’anno. Molto bene, lascio un messaggio. Come? A sprangate ammazza i due nani. Poi trascina una donna nello stesso luogo. La interroga, la sevizia e la cricca di mazzate. Poi si volta e si accorge che un tizio lo sta fissando. Peggio per te. Lo fracassa di botte con una spranga e affresca il sottopasso del ponte con il grigio del suo cervello. Ma non basta. Va avanti fino a che non gli viene fame, e allora decide di fare a pezzi i cadaveri e di portarsi a casa un po’ di spesa. Nel fine settimana Joseph arrotonda facendo sandwich in un chioschetto mobile. Vuoi vedere che… E voilà. Il nostro Joseph smercia il bottino di caccia mischiando carne umana a quella di maiale. I clienti apprezzano. Si fanno affari d’oro. Poi arrivano due tizi con distintivo e gli dicono che forse il suo menù è un po’ troppo pesante. Pesante come due ergastoli. Lo rinchiudono e gli danno anche la pena di morte, poi convertita in doppio ergastolo. Muore nell’agosto 2017 in carcere. Duecentocinquanta chili di carne umana da seppellire. Che spreco.